La disposizione normativa della L. n. 326 del 2003, art. 32, comma 27, lett. d), a mente della quale la sanatoria non può essere concessa nè sulle aree soggette a vincolo di inedificabilità assoluta, nè su quelle soggette a vincoli di inedificabilità relativa, trova applicazione nel territorio siciliano in forza della L.R. siciliana n. 15 del 2004, art. 24
In sede giurisdizionale
Sentenza N. 00195/2018 Pubblicata il 04/04/2018
Il carattere della precarietà, ritenendo che tale carattere non può ravvisarsi in quelle opere che sono destinate a soddisfare “esigenze prolungate nel tempo” (anche CGA sentenza 547/13), atteso che la precarietà di un opera non deriva dalla sua più o meno agevole rimovibilità, ma da un canto dalla sua destinazione oggettiva e originaria a sopperire a una necessità contingente e temporanea al cui esaurimento la costruzione debba essere rimossa e dall’altro dalle ridotte dimensioni e dalle caratteristiche costruttive del manufatto
Il provvedimento che procede alla reiterazione del vincolo espropriativo decaduto debba essere congruamente motivato in ordine alla persistenza delle ragioni di diritto pubblico sottese alla necessità della reiterazione
La mera inerzia da parte dell'Amministrazione nell'esercizio di un potere/dovere finalizzato alla tutela di rilevanti finalità di interesse pubblico non è idonea a far divenire legittimo ciò che (l'edificazione sine titulo) è sin dall'origine illegittimo